Moda e sostenibilità alla Foresta
Venerdì 22 marzo si è tenuta la sesta edizione del Circolo del Suolo. Il Circolo del Suolo è un formato di ricerca che, attraverso tavole rotonde conviviali, laboratori pratici e proiezioni, coinvolge esperti su un determinato tema.
In questa edizione abbiamo parlato di moda e sostenibilità. La serata è stata organizzata dalla designer Maria Pasqualini, la quale, condividendo il suo lavoro di tesi in Design+Change, ha voluto farci riflettere sull’uso che facciamo dei nostri abiti, la moda e la sostenibilità. Le domande che hanno guidato la discussione dell’incontro ci hanno fatto riflettere su quale sia il nostro rapporto con gli abiti e il livello consapevolezza che ne abbiamo.
Per l’occasione, tre esperti in tema di materiali sostenibili hanno condiviso con noi le loro conoscenze, esperienze, strategie, pratiche, per mostrarci come un sistema produttivo, alternativo alla seconda industria più inquinante al mondo, l’industria della moda, sia possibile.
Giovanna Zanghellini, del Comitato Bollait – Gente della Lana e della Azienda agricola Blum (Val dei Mocheni) ci ha parlato del loro lavoro di recupero di lana grezza, considerata materiale di scarto, rifiuto tra l’altro costoso da smaltire, e della tecnica della tintura naturale. Anna Dapor, commerciante del negozio Il Papavero (Rovereto) ed esperta di abiti fatti su misura, ha condiviso con noi le ragioni per cui è importante indossare tessuti ecologici rispetto a quelli sintetici. Carlo Santulli, ricercatore dell’Università di Camerino, esperto di materiali sostenibile, biologici e composti in fibra naturali, ci ha fatto riflettere sul ciclo di vita dei prodotti che acquistiamo.
Nella discussione c’è stato modo di spaziare su differenti tematiche, abbiamo, per esempio, riflettuto sull’utilizzo della plastica: un materiale che può essere funzionale e resistente oppure essere utilizzato come usa e getta, risultando però altamente inquinante e superfluo. Siamo stati introdotti anche ad un altro materiale interessante, alla bioplastica, un materiale potenzialmente sostituibile a quelli inquinanti.
Il tema principale che ha unito tutte le varie questioni che sono emerse in queste due ore di conversazione, è stato il tema dell’uso, declinandolo sia per l’ abbigliamento, che per altri prodotti che acquistiamo. A concludere la serata, Carlo Santulli ci ha fatto riflettere con la frase: “Non possiamo basarci sul concetto di sempre…se più produci, più guadagni. Dobbiamo uscire da questa logica. Dobbiamo abituarci ad usare le cose che invecchiano, a vedere i colori che sbiadiscono…”
Per l’occasione, abbiamo fatto una cena conviviale servendo prodotti locali che si rifanno a un’etica sostenibile: il pane del Panificio Moderno, il chutney e la marmellata dell’Azienda Agricola La Fonte ed il vino del viticoltore Eugenio Rosi.
La tavola proseguirà con i laboratori manuali che si terranno da aprile a giugno. Facciamo moda dal basso, è il titolo di una serie di laboratori che hanno l’obiettivo di portare nella pratica le discussioni sulla moda e sulla sostenibilità sorte durante l’incontro.
Due laboratori si svolgeranno nel weekend del 13 e 14 aprile, portando i partecipanti ad esplorare le fibre ed i tessuti ecologici, l’arte della serigrafia, dell’infeltrimento e della tintura della lana. I corsi saranno tenuti da Anna Dapor, Maria Pasqualini e Danila Frizzi, esperta della lana. Segue il link: https://www.facebook.com/events/257446541806280/
Mentre, dal 9 maggio partirà il corso di sartoria in inglese, tenuto dall’artista afro-inglese Ingrid Bale. Otto incontri serali che insegneranno ai partecipanti a cucire a macchina e a mano, facendo cartamodelli, prendendo misure e tagliando tessuti. Segue il link: https://bit.ly/2WPcXP8 Per saperne di più, scrive a Maria al 351 551 7997.
Link utili:
Bollait http://www.umpalai.it/
Blum http://www.officineblum.com/ Il Papavero https://www.facebook.com/ilpapavero.rovereto/ Carlo Santulli https://www.youtube.com/results?search_query=sperim+design (pagina che riunisce i lavori degli studenti di Carlo)